Cosa ti servirà

Può capitarti di trovare la muffa sul materasso solo se quest’ultima ha trovato le condizioni favorevoli al suo sviluppo, in particolar modo l’umidità. Pensa che è sufficiente tenere il materasso in una stanza con una temperatura tra i 18°C e i 32°C e un’umidità del 60% per vederne la comparsa. Il problema peggiora se le finestre vengono aperte raramente e c’è uno scarso ricambio dell’aria. In estate invece, è l’umidità causata dalla sudorazione notturna a provocare lo sviluppo di muffe sui materassi, in particolare su quelli in lattice.
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Se il problema è di lieve entità, e le macchie sono poche e di piccole dimensioni vale la pena tentare di eliminarle. Se la muffa ha attaccato materassi in lana o a molle tradizionali puoi utilizzare un aspirapolvere con getto di vapore in grado di sciogliere i funghi che hanno attaccato il materasso.
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Fatto questo passaggio, tampona con un panno umido imbevuto di candeggina ACE Spray Mousse oppure ACE Denso Più prestando attenzione affinché il prodotto non venga assorbito in profondità nel tessuto e che quindi non danneggi il materasso. Lascia quindi asciugare il materasso all’aria aperta per almeno otto ore.
Per questo tipo di materasso occorre prestare molta attenzione: il vapore va assolutamente evitato perché potrebbe danneggiare i materiali di costruzione, che possono arrivare anche a deformarsi se messi a contatto con il calore del vaporizzatore. Su questi materassi, è meglio utilizzare un prodotto specifico antibatterico.
Se noti della muffa sul materasso controlla immediatamente se le spore si sono diffuse anche su tutti gli accessori che sono in contatto con esso, come il coprimaterasso o la rete. Sul primo fai comunque una disinfezione con un lavaggio in acqua calda e candeggina ACE, in modo da scongiurare una proliferazioni dei piccolissimi microrganismi ancora non perfettamente visibili.
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